Un posto al sole, Palazzo Palladini figlio d’arte

Dal quartiere residenziale di Posillipo, Palazzo Palladini abbraccia un panorama mozzafiato, una cartolina che dal golfo di Napoli al Vesuvio avvolge le famiglie che ne animano gli appartamenti, da sempre abituate ad affacciarsi dalla sua terrazza per godere dello spettacolo meraviglioso. E’ il set a cielo aperto di Un posto al sole.

La storia della soap racconta che agli inizi, il 21 ottobre 1996, nel Palazzo vi abitava il conte Giacomo Palladini e che è proprio dalle vicende della sua famiglia che si dipana la matassa della trama di Un posto al sole.

Il Palazzo ha una storia ben più antica, però, e altrettanto nobile. Pare infatti che debba i natali artistici all’attrice Luisa Conte (proprietaria della villa), simbolo del teatro napoletano del Novecento e volto della donna Bettina in Miseria e libertà, una commedia scritta dall’autore teatrale Eduardo Scarpetta (padre di Eduardo de Filippo) nel 1888. Creazione che curiosamente lega tra loro tre attori di origine napoletana (e poi questi alla soap), tutti molto popolari e tutti divenuti -grazie a notorietà e talento- simbolo della città partenopea, e soprattutto della cultura della sua arte scenica. Nella riproposizione del soggetto di Scarpetta nel film omonimo del regista Mario Mattoli (uscito nel 1954), infatti, ad interpretare il ruolo del protagonista Felice Sciosciammocca (che era una maschera inventata dallo stesso Eduardo Scarpetta) troviamo il principe Antonio De Curtis, al secolo Totò, il quale nel 1956 girerà proprio nel Palazzo alcune scene del suo film Totò, Peppino e la..malafemmina (dove Peppino de Filippo è l’attore comico figlio di Eduardo Scarpetta).

Un passato all’insegna dell’eccellenza artistica, quello ereditato dalla soap. Un passaggio del testimone di grande responsabilità!

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