Coronation Street: la longeva soap Made in UK

Inghilterra, Nord Ovest del paese precisamente, nella contea metropolitana del Grande Manchester: è fin lì che con la consueta rubrica di esplorazione delle soap opera di origini straniere ci spingeremo questo sabato, approdando tra le storie che zampillano inarrestabili dai tetti delle schiere di case affacciate sul vicolo che presta il nome alla longeva Coronation Street, nella città immaginaria Weatherfield, situata in quel di Salford.

A Weatherfield, l’ambientazione scelta come sfondo alle vicende che dal lontano 9 dicembre 1960 (quando sgorgarono direttamente dalla mente di Tony Warren per la produzione di Granada Television e iniziarono a disperdersi nella Nazione grazie alla trasmissione capillare della ITV) fungono da motore della soap opera britannica, vivono uomini e donne che nel famosissimo set a cielo aperto condividono giornate e scambiano emozioni, tra faccende private e questioni di dominio sociale. Racconti che hanno ammaliato le platee inglesi per numeri da record e storiche classifiche occupate con posizioni da primato, ripercorrendo la normalità mai banale e sempre avvincente del proletariato del secondo Novecento, tratteggiato nei modi e nei costumi tipici del Regno Unito.

La vita dei personaggi che animano l’omonima via, le loro dinamiche familiari e la loro vita quotidiana sono gli ingranaggi di una narrazione spesso criticata per il suo stile, tacciato di eccessivo tradizionalismo, nonostante gli argomenti trattati pullulino di attinenza al reale e nonostante grazie ad essi la longeva programmazione abbia attraversato trasversalmente tutte le evoluzioni della società in corsa verso la modernità: dalla sessualità ai dialetti, Coronation Street è stata la prima serie televisiva britannica ad introdurre nel plot la personalità e le vicende di un transessuale, ad esempio, e ha seguito le tipiche tematiche da soap opera (amore, relazioni interparentali, lavoro) mentre definivano nuovi orizzonti verso i quali spingersi nei decenni e verso cui incedere negli oltre sette mila episodi. Con un nutrito e fedele seguito di pubblico, senza accusare il passare del tempo, ha collezionato infaticabile storie per ogni gusto e target: dagli omicidi all’uso di droghe, dai matrimoni alle nascite, dall’immigrazione illegale all’alcolismo, tra tradimenti e paternità biologiche, incendi e dipartite, ha conservato intatto il gusto e l’attrazione del pubblico per i grandi sentimenti, senza destabilizzare sensibilità e cliché del pensiero collettivo.

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