Lino Guanciale, è il protagonista di un’altra serie targata Rai, “Sopravvissuti”. Composta di 12 episodi, suddivisi in sei puntate, la fiction, andrà in onda alla fine del 2021. Un giallo, che viene svelato attraverso il punto di vista dei sette protagonisti, sette sopravvissuti che racconteranno come sono riusciti a salvarsi dalla tempesta che li travolse poco dopo l’inizio della loro traversata. La storia ha inizio su una barca a vela, Arianna, sulla quale si imbarcano 12 persone per compiere una traversata oceanica. Poco dopo, la barca verrà travolta da una tempesta, verrà persa dai radar, e perderà qualsiasi contatto con la terraferma. Durante la tempesta, moriranno alcune persone.
Ogni episodio, mostra il punto di vista dei sette sopravvissuti, il racconto personale, che svelerà che non tutti sono morti a causa della tempesta. Le storie, che andranno ad intrecciarsi, saranno in realtà rivelazioni di segreti, di intrecci e trame inizialmente insospettabili.
La serie è stata girata a Genova, nel 2020, ed era in programma per andare in onda nell’autunno del 2021, ma per esigenze di palinsesto, la serie, andrà in onda nel 2022. Oltre ad andare in onda sulla Rai, la serie verrà anche proposta su RayPlay, e poi replicata.
Nel cast, sono presenti numerosi attori di livello, come Lino Guanciale e Barbara Bobulova, Domenico Luca, Pio Lanciotti, Alessio Vassallo, Nello Mascia e molti altri.
E’ questo un lavoro parecchio atteso, perché rompe gli schemi a dispetto di tutti gli altri lavori in serie, che hanno al centro la tematica urgente, romantica o che richiama lo stile del medical drama, particolarmente amato negli ultimi tempi. Questa serie, è una serie di cui si è raccontato poco, perché si svelerà in tutta la sua pienezza, episodio dopo episodio. E’ un giallo avvincente, una matassa che si sbroglierà man mano, attraverso questo racconto, provato e sofferto dei sette Sopravvissuti, che hanno vinto la morte, che hanno qualcosa da raccontare, e qualcosa da nascondere.
Lo spettatore, è parte di questo racconto, è l’occhio investigativo attento, che sta dall’altra parte, che cerca di comprendere chi è la vittima e chi è il carnefice. E’ questo un genere sempre vincente perché avvincente, in tutti i sensi. La forza di questa serie, è anche nella sua regia, attenta e oculata, di Carmine Elia, che aveva precedentemente curato la regia di “Porta Rossa”. C’è solo da attendere l’inizio della serie, per l’inizio del 2022, insieme a tantissime altre storie Rai, di notevole qualità.