Quando due menti vivacissime partoriscono un’idea, il frutto della loro creativa collaborazione non può che risultare geniale. E’ il caso della soap opera Febbre d’amore (il cui titolo originale è The Young and the Restless), la primogenita folgorazione dei Bell che merita l’approfondimento di oggi.
Il viaggio esplorativo attorno al mondo delle narrazioni a lunghissima serialità questo sabato fa salpare la nostra curiosità ai lidi dell’immaginaria Genoa City, cittadina del Wisconsin in cui i coniugi William J. Bell e Lee Phillip Bell nel 1973 fecero insediare i personaggi che avrebbero dato vita alla decennale e famosissima storia trasmessa prima dalla CBS e presto anche dalle nostrane reti Mediaset (in Italia infatti arriva nel febbraio del 1983 ed è seguitissima, anche se subisce maltrattamenti sia nella titolazione che nella programmazione altalenante e discontinua in palinsesto, fino alla chiusura nel 2009), personaggi che poi dal Brasile alla Finlandia avrebbero interessato i telespettatori dell’intero pianeta, per un giro completo delle emittenti internazionali.
Lo spettacolo inizia ad allietare i pomeriggi d’oltreoceano il 26 marzo del 1973 e ancora oggi (al 38esimo anno di messa in onda) è in grado di catturare l’affezione di milioni di telespettatori raccontando con la stessa verve storie di diverse famiglie approdate nel plot originario nel corso degli anni ad animarne le sorti. Un plot tutto focalizzato sulla competizione amorosa e professionale dei suoi personaggi di spicco: quasi dieci mila episodi per intrecciare i destini di personalità pronunciate alle diramazioni di storylines avvincenti. Dal confronto tra i Brooks e i Foster allo scontro tra gli Abbott e i Newman, si è passati per rivalità pluridecennali che hanno diviso l’America sancendo il dramma come il migliore mai raccontato (con tanto di riconoscimenti ufficiali a testimoniarne la qualità, come ad esempio i sette Daytime Emmy Awards vinti dal 1975 al 2007 o le infinite candidature aggiudicatesi dalla critica in diverse categorie nel tempo). The Young and the Restless ha attraversato la storia del Continente Nuovo riflettendone mode e cambiamenti nelle ideologie e nei costumi, affrontandone con prontezza e padronanza scenica tematiche di grande interesse di pubblico: dall’alcolismo alla sessualità, dal cancro all’infedeltà, dall’interazione multietnica alle immancabili e spettacolari storie d’amore, unioni romantiche e passionali, magiche ed intriganti, sempre raccontate da voci e dialoghi capaci di affascinare le platee mondiali.
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