Centovetrine, Roberto Alpi: l’amato veterano interprete di Ettore Ferri

A Centovetrine dal lontano 2001, interpreta la parte del seduttore dall’arte antica e imbattibile, l’uomo d’affari cinico e affascinante, pronto a sistemare trappole perfide pur di raggiungere i suoi obiettivi e di soddisfare la proverbiale cupidigia di denaro e potere. Trame a parte, intrigante Roberto Alpi lo è di natura, senza bisogno di indossare i panni di Ettore Ferri.

Fascino indiscutibile e sensualità suadente sono doti spontanee, che quando fa la parte del cattivo diventano irresistibili. Sarà per lo sguardo intenso, sarà la voce profonda ed impostata, insomma per i milioni di appassionati di Centovetrine l’attore piemontese da dieci anni è considerato uno tra i veterani della soap più interessanti, protagonista dalla presenza irrinunciabile, per le vicende che segnano la sua storia quanto per l’eccellenza dell’interpretazione.

Roberto Alpi non è solo Ettore Ferri, però. Sono decine i personaggi a cui ha prestato il volto oppure la voce (è anche un bravissimo doppiatore di attori stranieri, infatti, e qualche anno fa è andato in radio con uno sceneggiato de Il nome della rosa di Umberto Eco), dividendosi soprattutto tra piccolo schermo e teatro, ma non disdegnando cinema o palcoscenici all’aperto. Nato a Settimo Torinese, l’attore classe 1952, nutre la passione per la recitazione sin da giovanissimo e sperimentando di set in set l’innato talento, perfeziona carisma e personalità scenica fino a confezionare una preparazione matura e di successo. Tra rievocazioni storiche dai ricordi lontani (la scorsa primavera era a Scicli, per una festa della città siciliana) e sceneggiature di impronta moderna (di recente in tournée con Honour di Joanna Murray-Smith), si confronta con storie sempre appassionanti e dai diversi toni e temi, passando dalle produzioni seriali per la tv ai titoli per il grande schermo, dalla commedia alla tragedia (da Un uomo in trappola del 1984 a Tutta colpa del Paradiso del 1985, da Malizia 2000 del 1991 a Una donna scomoda del 2001). Negli anni batte i palcoscenici della penisola cimentandosi con i grandi classici (Brecht Pirandello Checov Seneca o Goldoni, ad esempio), opere intramontabili quanto impegnative, che hanno fatto il teatro di millenni fa ed altre che stanno scrivendo quello contemporaneo. Compare in prodotti tv di grande seguito, recintando in Il commissario Rex e Incantesimo, Caro maestro e Vento di ponente, con incursioni anche nelle emittenti straniere (tedesca, francese oppure spagnola). Insomma, Roberto Alpi è un volto della nostra televisione al quale siamo legati con affetto e del quale speriamo di avere visioni all’infinito.

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