Agrodolce, ecco perché alla soap opera siciliana è andata male

Sono in tanti certamente ricordarsi del tentativo di lanciare Agrodolce, ovvero una soap opera siciliana che, però, non rispettò minimamente le previsioni prima della sua trasmissione, che la paragonavano addirittura ad Un posto al sole, sottolineando come potesse essere la degna erede. La trasmissione di Agrodolce avvenne nel periodo compreso tra il 2008 al 2009 su Rai Tre. In realtà, tutte queste aspettative sono state pienamente deluse, dal momento che questa soap opera si è rivelata un completo fallimento sotto tutti gli aspetti.

Megan Montaner protagonista di una fiction italiana

Grazie al personaggio di Pepa, protagonista della soap “Il Segreto”, l’attrice spagnola Megan Montaner è riuscita a fare breccia nel cuore degli italiani i quali, dopo che l’attrice ha abbandonato il suo personaggio, l’hanno seguita in tutte le sue produzioni.

Per lei, adesso, è arrivato il momento di fare il grande salto: Megan Montaner sarà la protagonista di una nuova fiction italiana e avrà l’onore di recitare al fianco di uno degli attori più amati dal pubblico italiano, Raoul Bova.

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Agrodolce, Rai pagherà 3,8 milioni di euro a Einstein

Una sentenza del Tribunale di Roma ha stabilito che la Rai dovrà pagare 3,8 milioni di euro alla Einstein per fatture emesse per quanto riguarda le puntate di Agrodolce, soap opera in onda su Rai 3 finora solo nel 2008, già realizzate e consegnate. La notizia è stata pubblicata da Tivù.

Agrodolce: la Rai dovrà risarcire l’Enstein

La triste vicenda di Agrodolce, la soap opera ambientata in Sicilia, andata in onda soltanto per una stagione su Rai 3, si è in parte conclusa in aula di tribunale. La Rai dovrà risarcire la società produttrice, l’Einstein Multimedia, per 4,5 milioni di euro, a causa di fatture non pagate ed extra-costi per un ammontare di circa 12 milioni di euro complessivi. A stabilirlo è stato il Tribunale civile di Roma.

Centovetrine, Un posto al sole & Agrodolce: la difficile situazione delle soap opera in Italia

La notizia riguardante la chiusura, o meglio, la sospensione con conseguente esperimento in prima serata di Centovetrine è solo l’ultima riguardante la vita difficile del genere soap opera in Italia. Dalla sospensione di Centovetrine, alla chiusura improvvisa e traumatica di Agrodolce e Vivere, fino alla crisi, per fortuna superata, di Un posto al sole in tempi non sospetti, tutte le soap made in Italy hanno dovuto avere a che fare con difficoltà di vario genere.

Agrodolce, lettera a Giorgio Napolitano

Il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per manifestare la sua indignazione nei confronti della chiusura di Agrodolce, soap opera di Rai 3. Dopo il salto troverete la lettera integrale del sindaco di Termini Imerese, riportata anche da RB Casting.

Agrodolce chiude

La soap opera di Rai 3, Agrodolce, è saltata definitivamente e cancellata dai palinsesti della Rai. La travagliata soap opera, quindi, è stata chiusa nonostante l’investimento importante: 25 milioni dalla Regione Sicilia e altri 21 dalla Rai. L’Einstein Multimedia ha parlato di “atto masochistico senza apparente motivo”.

Agrodolce, il giallo continua

I numerosi problemi che hanno travolto Agrodolce, la soap opera di Rai3, finora ferma alla prima stagione, non riescono a trovare una soluzione. I “numeri” negativi che ha registrato questa soap, infatti, fanno riflettere: 134 lavoratori in cassa integrazione, attori fermi che hanno firmato per 26 mesi di riprese, 50 puntate girate ancora inedite, 300 persone senza stipendio, 25 milioni di euro promessi dalla Regione Sicilia e mai arrivati e 5 milioni di euro di debiti per la Rai.