Beautiful, una carriera da Oscar

Numerosissime le cerimonie di premiazione che ne confermano notorietà e conseguimenti artistici. Beautiful, la soap opera più vista nel mondo, nonostante i 24 anni di plot che si ricalcano, di storie che sembrano l’una l’eco dell’altra, l’una più assurda dell’altra, continua a persuadere telespettatori e giurie.

Risalgono allo scorso giugno gli ultimi successi della lunga serie che ne hanno sancito la stimabile carriera. La 38esima edizione degli Emmy Awards riconosce alla soap statunitense, per la terza volta consecutiva (le prime due nel 2009 e nel 2010), il titolo di Miglior serie drammatica. Ma anche quello di Miglior regia, Miglior attrice non protagonista (a Heather Tom, Katie Logan), Miglior attore giovane (a Scott Clifton, sulle scene Liam Cooper) e Miglior Make-up e Migliore colonna sonora nella sezione dei Creative Craft Emmy Awards. Nei lunghi anni di trasmissione, questi sono solo alcuni dei premi ritirati dal programma e dal suo team di attori e collaboratori in occasione dell’assegnazione degli ambiti Oscar della televisione per i prodotti del Daytime ed arrivano a confermare che quella di Beautiful è una storia eccezionale, sorprendentemente infaticabile: il suo fascino non avverte il passare del tempo né subisce la stanchezza del pubblico a casa.

Dopo aver vinto le statuette italiane al Telegatto come Miglior soap opera nel 1991, 1994, 1996 e 1997, si ricandida nel 1998, 2000, 2002, 2003 e 2005. Candidature scontate anche per l’Oscar cartaceo delle soap, i Soap opera Digest Awards: Beautiful gareggia proponendosi come Miglior soap opera dal 1989 al 2005 praticamente quasi ogni anno. Anche gli International Tv Audience Awards le riconoscono i meriti: quello ritirato al Montecarlo Film Festival nel 2010 è il quinto Golden Nymph Award per la categoria telenovela/soap opera.

E non potrebbe essere altrimenti per una soap che fa ogni giorno il giro del mondo (oltre 100 i paesi in cui viene trasmessa) conquistando ogni puntata l’attenzione di 35 milioni di spettatori di media: lo riconosce anche il Guinness World Record che nel 2010 la nomina soap più popolare del mondo.

Ormai la sua è una presenza scontata, in tv come nelle nostre case e addirittura anche nelle serie tv o nei film (da Caro diario di Nanni Moretti a I Griffin), che la immortalano come si trattasse di un suppellettile che è lì da anni, immancabile, guai a buttarlo via.

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