Un articolo di Natalia Aspesi pubblicato su La Repubblica ha cercato di analizzare il successo ultraventennale (25 anni, per l’esattezza) di Beautiful. La giornalista ha tentato di riassumere in poche righe i matrimoni, le crescite improvvise, le resurrezioni, i paradossi e gli incesti sfiorati che da anni caratterizzano la soap che la giornalista ha definito “troglodita”.
Ecco alcuni passi interessanti dell’articolo:
Quale sia l’invincibile fascino di questa soap troglodita è un mistero, soprattutto oggi, dopo le meravigliose serie americane e inglesi, di assoluta contemporaneità, intelligenza e bravura di attori. Venti, venticinque anni fa, ai suoi inizi, ricorda una signore di grande cultura, liceali e universitarie italiane, non solo casalinghe dimenticate e incavolate, correvano a casa per non perdersi Beautiful, che con la sua rozzezza sentimentale e la sua assurdità atemporale aveva il potere magnetico di rilassare, di proporre un’esperienza di intrattenimento puro, di estraniare dalla realtà.
La Aspesi elenca i motivi del successo di Beautiful, nonostante l’assurdità delle trame:
Qualcuno si stupisce, si indigna, lascia perdere? Niente affatto, se non fosse per quelle brutte case dei ricchi californiani e senza neppure una colf a ore o un libro, si vorrebbe proprio quella vita lì, insensata ma pacificante. E sopratutto quelle cerimonie nuziali giustamente definite da favola.
L’articolo ha una chiusa ironica sia sull‘”eternità” di Beautiful sia sull’evolversi della trama:
Spiace pensare che essendo ormai stabilito che Beautiful è eterno, non saremo qui, tra altri 25 anni, a celebrare il venti-trentesimo matrimonio di Ridge con Brooke, o di Taylor con Ridge, o finalmente di Brooke con Taylor.
Photo Credits | Getty Images