I numerosi problemi che hanno travolto Agrodolce, la soap opera di Rai3, finora ferma alla prima stagione, non riescono a trovare una soluzione. I “numeri” negativi che ha registrato questa soap, infatti, fanno riflettere: 134 lavoratori in cassa integrazione, attori fermi che hanno firmato per 26 mesi di riprese, 50 puntate girate ancora inedite, 300 persone senza stipendio, 25 milioni di euro promessi dalla Regione Sicilia e mai arrivati e 5 milioni di euro di debiti per la Rai.
Un giovane attore di Agrodolce, perplesso per la vicenda che sta vivendo, ha voluto denunciare a RB Casting, che si sta occupando dell’intera faccenda, questa situazione diventata ormai insostenibile:
Ho firmato un contratto fino al 31 dicembre del 2012 ma ho lavorato solo qualche mese e adesso mi ritrovo disoccupato, con il paradosso che i Casting Rai non mi chiamano perché risulto occupato in una lunga serie. Nessuno sa perché le riprese si sono fermate, i produttori ci hanno detto che non c’erano più soldi perché da mesi non ricevevano le rate della Rai, da viale Mazzini ci hanno fatto sapere che i pagamenti si sono fermati perché la società fideiussoria che garantiva per la Einstein è fallita.
Anche un altro attore, invece, ha voluto dire la sua:
La storia produttiva di ‘Agrodolce’ è sempre stata travagliata, prima c’è stato il blocco dei finanziamenti della Regione con i litigi tra Rai e politici, poi, quando si doveva partire con la seconda serie, anche i rapporti tra produzione e direzione editoriale si sono incrinati. La Einstein diceva che Minoli voleva fare ‘Ben Hur’ con il budget di una soap, Minoli voleva portare la qualità del cinema nella lunga serialità. Intanto è passato un anno e mezzo e noi attori siamo rimasti al palo come ostaggi. A maggio del 2010 arriva l’accordo con la notizia che la produzione sarebbe ripartita, poi di nuovo lo stop e circa 300 stipendi non pagati per tre mesi. Non sappiamo se e quando riprenderemo a lavorare, ma la cosa più grave è che in questo modo perdiamo tutte le altre occasioni. Io ce la posso fare, ma c’è gente che ha acceso un mutuo e adesso si ritrova in mezzo a una strada.
Andrea Olcese, amministratore delegato della Einstein Multimedia, si è espresso così:
Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, adesso aspettiamo una mossa dalla Rai che ci deve pagare quasi 5 milioni di fatture. Il nostro lavoro l’abbiamo fatto e consegnato senza contestazioni di sorta, a casa mia bisognerebbe pagarlo e basta! Sono andato avanti con le mie risorse per qualche tempo ma adesso non ho più la resistenza finanziaria, sono un produttore e non un finanziere!
E perché la Rai non paga? Ecco la risposta di Olcese a riguardo:
Bisognerebbe chiederlo ai suoi dirigenti, penso che Fabrizio Del Noce sia la persona più adatta a rispondere. Poi c’è la convenzione con la Regione Siciliana, ma io sono solo l’appaltatore e non ne so nulla. La produzione è stata interrotta a causa della mancanza totale di liquidità e sarà ripresa non appena la Rai provvederà al pagamento delle 50 puntate già realizzate.
Giovanni Minoli, ideatore di Agrodolce, dice la sua:
Io ho la responsabilità editoriale e non mi occupo delle questioni contrattuali, per quelle c’è l’ufficio contratti e la direzione di Rai Fiction. La Einstein ha dimostrato una scarsa capacità professionale: non si capisce perché hanno fermato la produzione avendo firmato un contratto che prevede delle condizioni precise, che loro non vogliono rispettare perché puntano a guadagnare il triplo o il quadruplo. Hanno fatto l’esperienza della prima serie, se pensavano che qualcosa non andava dovevano rinunciare a impegnarsi per la seconda. Io sono l’unico che ha cercato di fare tutto il possibile ma non ho il potere in mano. Il potere ce l’ha Rai Fiction e la direzione generale.
Del Noce, invece, ha rilasciato queste dichiarazioni sempre a RB Casting:
La questione di Agrodolce è in mano all’ufficio legale della Rai e quindi preferisco non parlarne. E’ un progetto di cui mi sono occupato marginalmente in quanto il responsabile era Minoli, Rai Fiction ha dato solo un’assistenza tecnico-finanziaria.
Un mistero che sembra non avere fine.