Centovetrine, i lavoratori scrivono a Piersilvio Berlusconi

Le voci riguardanti una presunta soppressione di Centovetrine hanno, ovviamente, colpito da vicino le centinaia di lavoratori impegnati nella realizzazione della soap opera di Canale 5. Per questo, i lavoratori hanno deciso di scrivere una lettera indirizzata a Piersilvio Berlusconi.

Chi lavora da anni a Centovetrine, ci tiene a ricordare, prima di tutto, i grandi risultati d’ascolto ottenuti dalla soap e non solo:

Abbiamo appreso, lo scorso 2 dicembre, dal quotidiano La Stampa di Torino che la soap opera Centovetrine, da lei definita in occasione del decennale della soap stessa un caposaldo dell’industria televisiva italiana è a rischio chiusura. Da oltre dodici anni lavoriamo con grande professionalità e passione alla realizzazione di questa soap che, fin dal suo esordio, ha ottenuto sempre ottimi risultati in termini di ascolti e che, ancora oggi, appassiona più di 3.500.000 telespettatori. In questi anni è riuscita a imporsi come la soap italiana più vista nel nostro Paese, leader nella sua fascia oraria, affermandosi come un’importante fonte di occupazione per migliaia di persone, creando a San Giusto Canavese, uno dei poli produttivi più importanti in Italia, dove ogni giorno lavorano 2 e a volte anche 3 troupe contemporaneamente.

I lavoratori rimproverano soprattutto il silenzio e la mancanza di dichiarazioni ufficiali riguardanti la presunta chiusura di Centovetrine:

Fino ad oggi, 13 dicembre 2011, a soli 10 giorni dalla scadenza del nostro contratto non abbiamo ricevuto nessun tipo di comunicazione ufficiale: nè di smentita, nè di conferma, solo un lungo silenzio. Siamo sorpresi per questa mancanza di comunicazione da parte sua e di Mediaset e vorremmo che ci fosse, da parte Vostra, la stessa correttezza che abbiamo garantito in tutti questi anni. Crediamo ci sia dovuta. Consapevoli di aver lavorato e di continuare a lavorare ad un prodotto efficace, sano e di indiscutibile successo. Pertanto chiediamo una smentita o una conferma alle voci di chiusura di Centovetrine che si sono susseguite sui giornali.

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