Del grande parapiglia creato dagli autori nelle puntate andate in onda per Centovetrine su Canale 5 la scorsa settimana, nato dall’ingresso esplosivo di Matilda (Giusi Cataldo) durante il matrimonio tanto atteso di Sebastian (Michele D’Anca) con Laura (Elisabetta Coraini), non tutto il caos generato dal ritorno inaspettato della donna creduta morta per anni verrà a nuocere i membri della ricca famiglia dell’imprenditore.
Per quanto questo evento sensazionale sembra aver sortito solo conseguenze negative sui suoi protagonisti (con la Beccaria disperata, il promesso sposo che si punta la pistola alla tempia e i figli senza più punti di riferimento su cui contare), in futuro la presenza della donna sarà utile ad una persona in particolare. Stiamo parlando del giovane Jacopo Castelli.
Mina vagante negli abissi oscuri del cinismo e della cattiveria, finora interessato solo ad obiettivi di natura economica per mire espansionistiche ed intenti meschini dai rendiconti puramente personali, a tal punto egoista da offrire al padre afflitto aiuto soltanto per scalare la holding Ferri, Jacopo dal suo arrivo dal Guatemala all’alleanza con la perfida Donatella (Carola Stagnaro), non ha fatto altro che sprofondare sempre più nel baratro dell’insensibilità e della spietatezza. Redimerlo sarà mai possibile?
Pare proprio di sì. A proporre un breve racconto dei cambiamenti del carattere di Jacopo, pensati in quel di San Giusto Canavese per il futuro della sua presenza nella soap, è lo stesso attore che lo interpreta, Alex Belli. Belli ha di recente rilasciato una dichiarazione alle pagine del settimanale Telepiù, al quale durante un’intervista anticipa che da questo vortice di cattiveria il suo personaggio uscirà e lo farà proprio grazie alla donna che negli ultimi giorni è arrivata a mettere in discussione la sua vita e quella dei suoi affetti più cari, la madre:
[…] riallacciare il rapporto con Matilda gli farà capire che l’obiettivo più importante della sua vita non è il potere, ma rivedere la famiglia Castelli riunita.
Promette l’affascinante Belli a chi avrà la pazienza di seguire il percorso in fieri che intraprenderà nei prossimi mesi, un cammino verso una redenzione che sa di rivoluzione.