La storica televisione generalista francese TF1 dal 29 settembre 2008 propose all’attenzione della Nazione un programma che avrebbe accompagnato, anche se soltanto per un anno, i telespettatori del suo paese verso gli orizzonti romantici del feuilleton popolare e che presto avrebbe incuriosito e appassionato anche quelli dell’Europa e del mondo: Seconde chance. Ed è proprio in questa serie televisiva dei cugini d’oltralpe che curioseremo oggi, per il consueto approfondimento del sabato con la rubrica che si occupa di esplorare le soap opera nate fuori dai confini italiani.
Cercando di reggere il passo delle popolarissime concorrenti francesi, ma soprattutto di quelle internazionali, ed ambendo ad eguagliarne i meravigliosi risultati (aspettative precocemente deluse, purtroppo), Seconde chance presentava la storia di Alice Lerois-Caroline Veyt, protagonista della serie fino a poco più della metà delle puntate trasmesse, quando venne sostituita per via della gravidanza dell’attrice.
Di Alice gli autori tratteggiarono affetti e relazioni familiari, oltre che esperienze professionali, coniugando nello stile della lunga narrazione episodica gli intrighi sentimentali di una donna abbandonata dal marito, le difficoltà riscontrate nell’educare e crescere due figli adolescenti (Natacha e Hadrien) e quelle legate alla ricerca del lavoro. Impiegata finalmente presso un’agenzia pubblicitaria, la Broman & Barow, tra scrivanie e colleghi, verrà descritta mentre ritrova la fiducia in se stessa, ma soprattutto quando riscopre l’amore, offrendo alla sua vita una seconda possibilità. Partita poi per un viaggio di lavoro in Giappone, dove si stabilisce, l’eroina esce dalle vicende e viene sostituita da Emilie Marsaud-Broman-Pascale Michaud, una ex parrucchiera a Toulouse, che eredita le azioni della società divenendone il nuovo presidente. Oltre che nelle scene, inoltre, il posto di Alice viene rimpiazzato anche nell’immaginario musicale, perché dall’ultima puntata con la Veyt, la numero 100, per le successive fu usata una nuova sigla, contenente soltanto le note di accompagnamento della canzone precedentemente utilizzata e interpretata da Lucie Bernardoni.
La storia dipanata nella Parigi moderna era godibile e credibile, anche se sviluppata tra gli stereotipi della vita quotidiana e secondo i tipi umani e i temi classici dei racconti seriali, dall’ex coniuge alla vicedirettrice all’omosessuale, dalle gelosie ai tradimenti, alle invidie e ai dolori che aleggiavano nell’ufficio in cui tutto prese forma.
Seconde chance è stata importata anche in Italia l’anno scorso, quando è stata accolta dal terzo canale di Stato: dal 10 giugno 2010 al 29 luglio 2010 e poi dal 30 agosto successivo, fino all’esaurimento dell’unica stagione prodotta in Francia e dei 180 episodi in essa realizzati, ovvero fino al 7 marzo 2011.