Un posto al sole: Filippo Sartori e la storyline dei rifiuti tossici

Ad Un posto al sole ad infittire la trama di recente è arrivato il tema dei rifiuti tossici, argomento mai banale per programmi di approfondimento o talk di confronto e nemmeno per storie impegnate nell’intrattenimento leggero e nella commedia come è il caso della soap partenopea.

Perché parlare dei rifiuti tossici nel nostro Paese significa denunciare, anche attraverso la finzione scenica, illeciti scomodi e poco dignitosi; denunciare il crimine dell’interramento abusivo permette infatti al piccolo schermo di accaparrarsi l’attenzione del pubblico e di veicolarne la riflessione verso una problematica che minaccia l’equilibrio sociale e l’immagine della Nazione, oltre che ovviamente la salute dei suoi cittadini.

Affrontare l’argomento scottante dei rifiuti di natura tossico-nociva spetta al personaggio di Filippo Sartori (Michelangelo Tommaso), che ne ha scoperti di interrati nel cantiere edile delle imprese Palladini, divenuto discarica. Il giovane è finito di recente vittima del male che impiaga il Sud Italia e la città di Napoli, realtà costrette a subire i giri illeciti delle associazioni criminali e a convivere con degradi che offendono il loro grado di civiltà: grazie all’esperienza dell’amministratore delegato si apre così il confronto con l’attualità più drammatica e scomoda dell’Italia, attraverso lo smascheramento dei loschi traffici intessuti dalle ditte coinvolte nello smaltimento illegale di sostanze altamente pericolose.

Una storyline dalla eco indiscutibilmente importante per la sensibilità del pubblico a casa, sdegnato e deluso da simili fatti di cronaca e commosso dalla situazione in cui è finito Filippo: firmatario dei permessi di costruzione alle stesse società affiliate alla malavita, nelle ultime puntate sta addirittura subendo minacce dai criminali. Ne seguiremo le vicende, mentre si divincola in solitaria tra la salvaguardia delle aziende Ferri-Ranieri e le inchieste della Polizia e della compagna Vera Morandi (Vanessa Villafane), che sta indagando proprio su questo caso alla ricerca delle prove che testimonino l’innocenza del fidanzato.

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